Ronco delle Betulle
e il Pignolo di Rosazzo
Le prime notizie su questo vitigno si hanno già a partire dal 1300 ed ancora gli storici ne segnalano la presenza da metà 1700 fino a fine 1800. Scomparso successivamente per molti anni a causa di difficoltà di coltivazione (poca produzione, sensibilità all'oidio, maturazione diseguale dei grappoli), il Pignolo viene recuperato negli anni '80 piantando il primo vigneto sulle colline dell'Abbazia di Rosazzo utilizzando i pochissimi ceppi ritrovati nell'Abbazia stessa.
Fra i vitigli autoctoni del Friuli, il Pignolo è quello che ha più personalità, ma ha bisogno di condizioni favorevoli per sviluppare a pieno le sue peculiarità. Ha un colore rosso rubino più o meno intenso secondo le annate, il profumo ricorda i sentori del sottobosco e della marasca matura, ha una media acidità, gradazione alcolica piuttosto elevata ed una spiccata tannicità. Ha un carattere deciso, che richiede attenzione per la sua unicità ed irruenza.
Nell'azienda Ronco delle Betulle viene dedicata particolare attenzione a questo vino. Al vigneto sono destinati la migliore esposizione (sud-est) ed il terreno più asciutto (ponca); queste, insieme ad una bassa resa per ettaro (35hl), sono condizioni indispensabili per ottenere un vino importante e longevo.
Le uve, dopo una scrupolosa selezione, vengono vendemmiate solo quando hanno raggiunto la giusta concentrazione di succo. La vendemmia è tardiva, verso gli inizi di ottobre, e non viene effettuato appassimento per conservare intatte tutte le caratteristiche dell'uva.
Dopo circa 30 giorni di macerazione in tini di legno, dove avvengono fermentazione alcolica naturale e malolattica spontanea, l'affinamento del vino avviene in botti nuove di rovere francese per un periodo che va dai 18 ai 30 mesi, a seconda delle annate. Il lungo affinamento è necessario per attutire ed ingentilire la tannicità caratteristica di questo vino.
Il Pignolo di Ronco delle Betulle viene commercializzato dopo almeno 4 anni dall'imbottigliamento ed ha un grandissimo potenziale di invecchiamento.
Si sposa egregiamente con piatti importanti a base di carne, selvaggina o formaggi di malga ben stagionati.